sabato 15 giugno 2013

domenica 12 maggio 2013

Preferenze di Lista

istruzioni per l'uso

COME SI VOTA

Il 26 e 27 maggio 2013 i cittadini di Brescia sono chiamati ad eleggere il Sindaco e  il Consiglio Comunale.
Per votare si avrà una scheda di colore azzurro, nella quale il voto può essere espresso in vari modi:

a.     si può, con un unico voto, votare per un candidato sindaco e per una delle liste collegate, tracciando con la matita copiativa un segno sul simbolo di una delle liste collegate alla destra del nome prescelto. In tal caso, il voto è valido sia per il candidato sindaco sia per la lista prescelta;

b.     si può anche esprimere un voto disgiunto, cioè tracciare un segno sul rettangolo con il nome del candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata al candidato-sindaco prescelto; 

c.       si può tracciare un segno di voto sia sul simbolo prescelto sia sul nome del candidato sindaco, collegato alla lista votata. In questo caso, il voto si intende valido sia in favore del candidato sindaco sia in favore della lista collegata; 

d.   si può tracciare un segno di voto sia sul nome del candidato sindaco o sul rettangolo che contiene il nominativo stesso, senza segnare alcun simbolo di lista. In tal caso, si intende votato solo il candidato prescelto ed è escluso ogni voto alla lista o alle liste collegate; 

  1. ciascun elettore può esprimere, nelle apposite righe stampate sotto lo stesso simbolo, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di due preferenze, esse devono riguardare i candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Se al primo turno nessun candidato sindaco avrà ottenuto la maggioranza, seguirà il ballottaggio, previsto per domenica 9 giugno 2013.







martedì 7 maggio 2013

Programma ECO-CIVICI

presentazione del programma in occasione dell'incontro 
Liste a sostegno di Del Bono Sindaco
6 maggio 2013

 

domenica 5 maggio 2013

Ecologisti e Reti Civiche: presentata la lista per le prossime amministrative comunali a Brescia


22 candidati, 10 uomini e 12 donne, quindi quote rosa pienamente rispettata; la candidata più giovane ha 21 anni, il più anziano è il nostro responsabile, Salvatore Fierro, con 61 anni.

Convinti che tutti possano contribuire alla gestione democratica delle amministrazioni locali, è per questo motivo che i candidati di Ecologisti e Reti civiche appartengono alla società civile: psicologi, insegnanti, impiegati, informatici, sindacalisti e un’artista fanno parte della squadra. Molti hanno fatto esperienza nel movimento dei Verdi e in seguito nella lista degli Ecologisti, tutti hanno una sensibilità per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la cultura e il sociale.

Sensibilità che ritrova nel nostro programma, la difesa dell’ambiente di Brescia e lo sviluppo di una città ecosostenibile.

Per le prossime elezioni amministrative comunali a Brescia (26/27 maggio 2013) la lista è formata da persone che provengono da esperienze e ambiti diversi, ma tutte con una forte attenzione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.

La lista che si presenta è la seguente:
  1. PEDERZOLI ARMANDO
  2. FIERRO SALVATORE
  3. SITURA MARISA
  4. VOLPE  MICHELA
  5. ATTI PIERLUIGI
  6. FORMENTI RAFFAELLA
  7. DE FRAIA CARLO
  8. MORANDI ALESSIO
  9. FIERRO DORA
  10. TRECCANI MAURO
  11. SCHENA GIANBATTISTA (DETTO) TITA
  12. LAMPUGNANI BEATRICE
  13. ATTI ELISA
  14. BROCCHIERI JURI ALESSANDRO
  15. MANFREDI ANNA
  16. FAVETTA DEBORA
  17. NOTARO MARIA
  18. IORLANO DANIELA
  19. MORETTI  ALESSIA
  20. FIERRO IRMA
  21. IORLANO PIERINO
  22. SCALISI CARMELO
Per vedere i profili dei candidati, clicca qui

Presentazione del PROGRAMMA


Illustrato il programma degli Ecologisti e Reti Civiche per le prossime amministrative comunali a Brescia, in occasione della presentazione della lista presso il museo Ken Damy il 4 maggio 2013.
AMBIENTEBRESCIA PRONTA ALLA SVOLTA: GREEN ECONOMY!
La proposta degli Ecocivici bresciani segue l’esempio di Europe Écologie, movimento francese della società civile, che si pone l’obiettivo di realizzare un “Green New Deal” come risposta globale all’urgenza della situazione ecologica e sociale.
La nostra novità si basa sull’attuazione di un modello di green economy, un’economia in grado di produrre benessere, limitando i danni per il territorio e i suoi abitanti.
Il nostro scopo è quello di mettere i temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile al centro delle politiche locali, di portare trasparenza e competenza nelle istituzioni e pulizia nella politica, alla ricerca di un modello che abbia rispetto per il delicato ecosistema del pianeta, in uno spirito di collaborazione pacifica tra tutti i suoi abitanti.
È per noi quindi prioritario presentare un programma per una città ecosostenibile che sviluppi i seguenti punti:
  •  bonifica delle aree Caffaro e Piccinelli;
  • conversione ecologica delle zone industriali: istituzione di aree No Tax nei territori compromessi dalle imprese inquinanti (vedi gli esempi del bacino Ruhr, trasformatosi in un centro attrattivo per il terziario e il turismo; Bilbao, sede del museo Guggenheim, dopo essere stata dimora dell’industria pesante; Pittsburgh, polo per le biotecnologie, un tempo città dell’acciaio);
  • sviluppo di politiche economiche che seguano i principi della sostenibilità socio-ambientale, quali il turismo culturale, la ricerca e l’innovazione;
  • stop al consumo del territorio e revisione del PGT, con coinvolgimento dei sindaci dei comuni dell’hinterland (giunta dei sindaci);
  • commissione permanente antimafia e sulla legalità, firma di protocolli di intesa anticriminalità;
  • NO al parcheggio sotto il castello, ma servizi ai cittadini per una migliore qualità della vita;
  • limitazione delle emissioni inquinanti, con interventi riguardanti le fonti di maggiore inquinamento quali i grandi impianti industriali, le acciaierie e il traffico veicolare grandi produttori di PM10
  • incentivo della raccolta differenziata, mediante raccolta porta a porta e adeguamento dei cassonetti con calotta;
  • miglioramento della mobilità e del trasporto pubblico integrato, con incentivi alla mobilità sostenibile (campagne di educazione stradale, incentivi al raggiungimento del posto di lavoro in bici, ampliamento del sistema di bike-sharing, piste ciclabili in sicurezza, parcheggi di interscambio con i mezzi pubblici), adozione di forme di motorizzazione sempre più sostenibili (elettrico, ibrido, metano);
  • revisione del sistema di riscaldamento degli edifici (installazione di caldaie a basso livello di emissione, sostegno di forme di produzione energetica integrata come lacogenerazione condominiale e la geotermia, fotovoltaico per gli edifici pubblici).
  • Brescia Amica degli animali: creazione dell’ufficio per i diritti degli animali (istituzione di un fondo per le prestazioni veterinarie, potenziamento dell’ anagrafe canina e del controllo delle cucciolate, tutela giuridica, potenziamento della distribuzione gratuita di materiale per la raccolta e deiezioni).
TURISMOIL TURISMO È UN’INDUSTRIA SOSTENIBILE
Negli anni scorsi sono stati esperiti tentativi per sviluppare un turismo di carattere culturale, basato sulle forti potenzialità del patrimonio esistente, soprattutto dopo il recupero del complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia, intuendone in modo corretto le caratteristiche principali: target medio-alto con buona disponibilità alla spesa, destagionalizzazione dei flussi, dato il carattere internazionale di questo particolare tipo di turismo, sensibilità alla salvaguardia dei beni e del territorio, fattore fondamentale affinché il patrimonio monumentale e artistico presente in città possa essere tutelato e conservato nel tempo nel migliore dei modi.
Si è però purtroppo equivocato tra “fare cultura” e “fare turismo”, confidando che l’organizzazione di un evento culturale (che fosse straordinario come l’apertura di un museo come Santa Giulia e ora del Capitolium, per esempio, o delle grandi mostre, o delle notti bianche) avesse come conseguenza diretta lo sviluppo turistico della città.
Il risultato è stato per lo più un turismo “mordi e fuggi”, anche se di discreta entità in alcuni periodi, ma solo legato all’evento proposto e senza variazioni sostanziali per gli operatori interessati; un turismo che non è diventato una risorsa economica con una tendenza di sviluppo costante, in grado di sopperire al declino in corso delle attività economiche tradizionali della realtà bresciana.
Questa pratica ha inoltre generato due gravi problemi:
  •  a livello istituzionale, la sovrapposizione di competenze, l’assenza di un adeguato sostegno nella programmazione di interventi economici a carattere turistico, l’assenza di un coordinamento efficace tra i Servizi Turismo, Marketing, Cultura, Musei, la Fondazione BresciaMusei e la società Bresciatourism, partecipate dal Comune;
  • a livello privato, il fallimento di un primo indotto turistico, che aveva creduto nella programmazione ripetuta di “grandi eventi” e in una migliore promozione della risorsa Santa Giulia (basti considerare il livello medio di occupazione degli alberghi cittadini sceso al 40%, il livello più basso degli ultimi dieci anni e tra i più bassi d’Italia).
 A questa incapacità gestionale si sono aggiunti altri fattori che hanno indebolito la possibilità di creazione di un prodotto culturale, da mettere a disposizione dell’offerta turistica:
  •  la chiusura della Pinacoteca;
  • l’apertura del museo di Santa Giulia per sezioni a orari alterni;
  • l’apertura del museo delle Armi e del Risorgimento a orario ridotto con limite dell’accesso alla zona del Mastio visconteo;
  • una programmazione culturale di basso profilo, oppure non coordinata tra le realtà culturali presenti nel tessuto cittadino e, elemento ancora più grave, senza una progettazione sul medio e lungo termine;
  • una collaborazione meno attiva con le importanti fondazioni presenti nel territorio;
  • il cattivo management di Bresciamusei;
  • la mancata attuazione del progetto Musil;
Secondo le ultime rilevazioni pubblicate[1], è stato comunicato un dato economico confortante: i turisti internazionali hanno speso in Italia, tra gennaio e dicembre 2012, 32.056 milioni di Euro, a fronte di un importo di 30.891 milioni nel 2011, quindi con un differenziale positivo di ben 1,165 milioni di Euro. Nel 2012 il saldo netto della bilancia dei pagamenti turistica in Italia è rimasto perciò positivo e in aumento rispetto a quello registrato nell’anno precedente. La crescita è stata generata dall’aumento delle entrate internazionali per turismo a fronte di una stagnazione delle uscite (+3,8% contro -0,3%).  Parliamo quindi di un aumento del 3,8%, un saldo positivo che pochi settori produttivi italiani possono vantare in un anno difficile come il 2012.
Va inoltre sottolineato che Brescia si estende in quella porzione di territorio tra Nord-Ovest e Nord-Est, ossia la seconda e terza regione economica più importante per il turismo straniero in Italia e che il territorio bresciano è all’ottavo posto a livello nazionale per numero di turisti stranieri, prima di Napoli e Rimini.
Il dato sconfortante è che le istituzioni a Brescia non considerano ancora il turismo una vera e propria attività economica produttiva.
Per risolvere la situazione attuale e per sviluppare un’attività economica turistica efficace è necessario adottare urgentemente quelli che sono i fondamentali del turismo:
1) rafforzare la consapevolezza turistica delle istituzioni e della classe dirigente, per superare il mancato riconoscimento del turismo come attività produttiva;
2) individuare nuovi potenziali segmenti di sviluppo, mediante l’analisi della domanda, che va opportunamente esaminata e trattata, con l’aiuto di una ricerca di mercato, mai effettuata a Brescia;
3) organizzare una pianificazione strategica locale, mediante un’azione efficace di destination management, che preveda:
  • la valorizzazione sostenibile delle risorse, dato il precipuo carattere culturale e monumentale dei beni a disposizione;
  • il procacciamento delle risorse finanziarie mediante l’individuazione di agenzie di fund raising e una migliore collaborazione con le fondazioni locali;
  • l’organizzazione funzionale delle attrattive turistiche;
4) individuare un destination manager, ossia un professionista economico turistico, per il Comune di Brescia;
5) sviluppare un turismo di qualità, prevedendo prodotti nuovi e/o qualitativamente migliori;
6) creare i presupposti di base per incentivare formazione e aggiornamento delle categorie professionali e commerciali legate al comparto turismo, mediante una migliore collaborazione con le Università;
7) incentivare e garantire forme di collaborazione istituzionali di ampio respiro, per rispondere alle richieste che la globalizzazione richiede e per sostenere le piccole e medie imprese che caratterizzano il tessuto economico locale turistico;
8) raggiungere infine l’obiettivo della customer satisfactioncondizione indispensabile all’allungamento del ciclo di vita della destinazione turistica.
L’adesione a un programma di sviluppo turistico così articolato può finalmente offrire a Brescia un’importante occasione di sviluppo economico sostenibile, in grado di preservare sia le risorse naturali sia quelle antropiche, garantendone la fruibilità alle generazioni future.
Il nostro impegno in occasione delle elezioni a Brescia è motivato dalla convinzione che tutti possano contribuire alla gestione democratica delle istituzioni locali ed è per questo motivo che i rappresentanti di Ecologisti e Civici Brescianiappartengono alla società civile: uomini e donne impegnati per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la cultura e nel sociale.
Per le amministrative comunali 2013 abbiamo deciso di sostenere il candidato sindaco Emilio Del Bono, per l’ampia convergenza sulle tematiche ambientali espressa nel suo programma elettorale e per la dichiarazione di impegno pronunciata riguardo le urgenti necessità che la città mostra.
Alle cittadine e ai cittadini chiediamo inoltre di seguirci, per condividere e sostenere il programma e verificare la coerenza del nostro operato.

mercoledì 1 maggio 2013

domenica 21 aprile 2013

Proposte per un Turismo sostenibile



"Mettere il turismo al centro del programma e offrirlo a sostegno di Emilio Del Bono: è l'idea presentata da Armando Pederzoli degli «Ecologisti e Reti Civiche Brescia» alla presenza del candidato sindaco del centrosinistra e di alcuni operatori del settore.(...)" 

articolo di Irene Panighetti su Bresciaoggi



mercoledì 17 aprile 2013

Turismo, industria sostenibile

COSTITUZIONE, Art. 9: 
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.



promuoviamo e tuteliamo i beni monumentali e artistici unici ed eccezionali, 
   Brescia ora è  Patrimonio Mondiale dell’UNESCO

. ricostruiamo l’identità storico- artistica della città; 

. sosteniamo l’educazione e la formazione; 

. ascoltiamo e sosteniamo gli artisti e le associazioni culturali; 

. organizziamo scambi culturali europei;
 . contaminiamo la città con il contemporaneo; 

. allestiamo mostre in termini di educazione, istruzione, ricerca e crescita culturale.


Tutti ne parlano, ma nessuno sembra crederci, eppure il turismo è un’industria sostenibile, immediatamente a disposizione per una città che offre un patrimonio monumentale e artistico di importanza universale, in un territorio fortunato per risorse naturali, purtroppo non ancora promosso come meriterebbe. 

Sviluppiamo il turismo per offrire a Brescia un’importante occasione di crescita: occupazione, valorizzazione dei beni monumentali, preservazione del patrimonio per le generazioni future.

Aria, terra e acqua devono ritornare puliti, Brescia ha già pagato troppo in termini di salute e vivibilità. Bonifiche delle aree inquinate Caffaro e San Polo, conversione ecologica delle zone industriali, consumo zero del territorio, mobilità sostenibile, educazione ambientale, attuazione di un modello di green economy, un’economia ad alto contenuto tecnologico in grado di produrre benessere, limitando i danni per il territorio e i suoi abitanti, sono i punti principali della nostra proposta.

ARMANDO PEDERZOLI




Laureato in Lingue e Letterature Straniere Moderne all’Università Statale di Milano, ho iniziato il mio percorso nel Turismo come promotore per vari operatori turistici privati e in seguito ho lavorato all’Azienda di Promozione Turistica del Bresciano.
Dal luglio 1999 sono impiegato presso l’Assessorato al Turismo del Comune di Brescia: mi occupo di promozione, relazioni con operatori e giornalisti turistici, comunicazione web.
Ho partecipato come consulente al gruppo di lavoro “Awareness and promotion” per la presentazione della candidatura del sito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” all’UNESCO.
Faccio parte della commissione tecnica del Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, della commissione tecnica per la comunicazione dell’Associazione Italia Langobardorum, del tavolo intersettoriale comunale per la promozione del sito seriale UNESCO.